Le conseguenze della laringectomia totale sono:

• Perdita della respirazione attraverso le vie aeree superiori.
• Perdita del condizionamento dell’aria inspirata.
• Perdita / riduzione gusto e olfatto.
• Perdita della voce.
• Riduzione della tosse.
• Difficoltà nella deglutizione se associata radioterapia, lesione ipoglosso.

Deficit del Nervo Spinale:
Il nervo spinale viene sacrificato nell'intervento di linfoadenectomia laterocervicale radicale, determinando sia un problema funzionale con deficit di motilità della spalla sia cosmetico, risultante dalla perdita del muscolo sternocleidomastoideo e dei tessuti molli (Shoulder sindrome).
Un corretto intervento fisiatrico riduce in modo significativo la sintomatologia permettendo di recuperare anche la funzionalità della spalla riducendo il dolore.
Gli esercizi fisici da effettuare sono molto semplici e possono essere eseguiti autonomamente anche dai pazienti dopo essere stati adeguatamente istruiti e sotto la guida successiva del Caregiver Riabilitatore.

Deglutire:
Si definisce deglutizione il complesso di meccanismi con cui avviene il passaggio del bolo alimentare o di un liquido dalla bocca allo stomaco. 
Nella deglutizione si distinguono 3 fasi:

1) la fase orale di natura volontaria, in cui il bolo dopo essere stato formato attraverso la masticazione e la saliva, viene spinto dalla lingua nel retrobocca;
2) la fase faringea di natura riflessa, che comprende l'elevazione del palatp, larotazione dell'epiglottide, lìelevazione e l'inclinazione della laringe in avanti sulla base della lingua, in modo da condizionare il passaggio del bolo nell'esofago;
3)la fase esofagea, in cui il bolo viene spinto nell'esofago per la contrazione della muscolatura faringea e da li al cardias.

Dalla premessa fisiologica, è intuitivo pensare che il coinvolgimento di queste strutture nell'ambito della patologia cervico-facciale determini disturbi della deglutizione.
La chirurgia dei tumori del cavo orale può causare problemi nella preparazione del bolo alimentare, mentre la chirurgia dell'orofaringe può compromettere sia la fase orale che la fase faringea della deglutizione. Analogamente, anche un intervento sulla porzione sopraglottica della laringe può determinare aspirazione del bolo nelle vie aeree e un'alterazione della fase faringea.
 
La disfagia può essere organica cioè legata alla presenza della malattia o alle terapie ricevute, oppure funzionale, secondaria ad esempio all'incoordinazione dei movimenti deglutitori in esiti di trattamenti. È molto importante che la deglutizione sia studiata fin dall'inizio. Ciò avviene attraverso esami strumentali quali lo studio della deglutizione con mdc idrosolubile e con la fibroendoscopia. Il primo valuta se e quanto mezzo di contrasto viene inalato nelle vie aeree,il secondo permette di visualizzare direttamente le strutture faringo-laringee. Qualora sia necessario un intervento riabilitativo, si interviene insegnando al paziente cone degluutire attraverso delle semplici manovre, come ad esempio il piegare in avanti il capo facendo arrivare il mento al tronco, per facilitare il passaggio del bolo dal cavo orale in faringe unitamente ad una tecnica respiratoria.