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Riabilitazione respiratoria

Tornare alla vita

La riabilitazione respiratoria da esiti di trattamento chirurgico a carico del distretto testa – collo è una strategia di trattamento globale indirizzata al miglioramento funzionale di tutte le componenti compromesse dal trattamento, avendo come obiettivo la riduzione di una parte, o di tutta la disabilità acquisita.

Con l’asportazione della laringe e la confezione del tracheostoma si registrano importanti ripercussioni a carico dell’apparato fonatorio e dell’apparato respiratorio, come conseguenza all' interruzione del raccordo tra le vie respiratorie superiori e inferiori.
Per la trachea viene creata una speciale apertura nel collo, lo stoma. Ora la via respiratoria è molto più breve di prima, quando l’aria doveva passare dal naso o dalla bocca. 

Se la perdita della voce risulta facilmente comprensibile ad ogni laringectomizzato non si può dire lo stesso per quanto riguarda l’affanno, la tosse e l’intensa secrezione mucosa.

  • Dopo la laringectomia l’aria giunge nella trachea e nei polmoni direttamente dallo stoma. La conseguenza è un aumento del ritmo respiratorio rendendo meno facili le azioni di sforzo (salire le scale, camminare a passo sostenuto, praticare uno sport). Occorrerà quindi praticare opportuni e semplici esercizi ginnici per mantenere un buon mantice polmonare.
  • Ricerche condotte nell’ambito della fisiologia respiratoria hanno dimostrato che l’affanno è intimamente connesso con l’asportazione della laringe; infatti inizio e fine della inspirazione e della espirazione sono determinati dall’attività dei muscoli ventilatori (diaframma, parete toracica e addominale) e dall’attività di “valvola” della bocca e del naso, ma soprattutto della laringe. Risulta altrettanto chiaro come il ruolo di valvola sia determinante per l’efficacia della tosse o degli starnuti. Durante l’inspirazione i muscoli dilatano la gabbia toracica provocando una diminuzione della pressione nelle vie aeree fintantoché le “valvole” sono serrate; alla loro apertura l’aria atmosferica va ad infilarsi nei bronchi dove regna una pressione gassosa più bassa.
  • Nelle prime settimane dopo l’intervento la nuova situazione può comportare la formazione eccessiva di muco e croste e costringere a tossire di più. Questo deriva dal mancato condizionamento dell’aria atmosferica che passa in trachea. Normalmente questo condizionamento spetta alla mucosa nasale che dal momento della laringectomia è fuori uso. Pertanto, si comprende come l’utilizzo di opportuni ausili (filtro copri-proteggi stoma, davantini a girocollo ecc) siano importanti nella prevenzione di questi sintomi. Tali dispositivi infatti provvedono alla umidificazione e riscaldamento dell’aria inspirata, seppur in maniera parziale, sopperendo alle funzioni di condizionamento preesistenti. Questi sintomi regrediranno non appena le mucose si saranno adattate alla nuova via respiratoria. 

Tutto ciò rende necessaria un'adeguata preparazione ed addestramento del paziente, e dei familiari, sia prima che dopo l'intervento; è fondamentale infatti che questi acquisiscano le corrette misure di gestione, prevenzione e di igiene adatte alla nuova situazione anatomica.

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